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Casa Vespina

Nella campagna di Orvieto, al confine tra Umbria e Lazio, c’è Casa Vespina.

Benvenuti nella nostra casa, che è una fattoria e un albergo, ma soprattutto il luogo che abbiamo scelto per vivere in maggiore armonia con la natura. Saremo felici di ospitarvi per brevi o lunghi periodi, di accompagnarvi alla scoperta di un territorio magnifico e di farvi assaggiare quello che produciamo con cura e amore. Siamo nella campagna di Orvieto, al confine tra Umbria e Lazio, vicini a Bolsena e a Civita di Bagnoregio.

La nostra Storia

Le storie sono fatte dalle persone, per questo anche quando si assomigliano sono sempre diverse.

La nostra assomiglia a quella di tanti, una di quelle che si sentono sempre più spesso: a un certo punto, due persone non soddisfatte dalla vita metropolitana, decidono di andare via dalla città e con i figli si trasferiscono in campagna. Però questa è la nostra storia, e in effetti qualcosa di diverso ce l’ha.

Bisogna partire dai libri. Nella nostra “vita precedente”, Federico faceva il libraio a Roma, aveva fondato una libreria indipendente e la sua omonima casa editrice, Fahrenheit 451 di Campo de’ Fiori. Margherita, pugliese, si era laureata in Scienze della Comunicazione a Bologna e faceva la editor alle edizioni e/o. Per molti anni abbiamo lavorato insieme a Roma, organizzando eventi legati all’editoria come Libri in Campo o musicali, alla Palma Club di Portonaccio.

Nel 2005 abbiamo deciso di lasciare la città e ci siamo trasferiti in un luogo estremo: un’isola di 300 abitanti, grande meno di un km quadrato: Ventotene.
È stata una rivoluzione copernicana e l’inizio di un apprendistato con la natura che ci ha insegnato molte cose: la pazienza, la sconfitta, l’imprevedibilità, il sapersi inventare tutti i giorni, la capacità di adattamento e, soprattutto, il limite. Qui ci siamo avvicinati alla permacultura, che è diventata un riferimento, anche se non l’unico, per il nostro modo di coltivare.

A Ventotene siamo stati tra i promotori della Comunità dei Contadini per Terra Madre e della rete internazionale delle Isole Slow Food.

Dopo un po’ le esigenze della famiglia hanno reso complicata la permanenza sull’isola e abbiamo scelto di spostarci altrove e dar vita a un progetto più ambizioso: un’azienda agricola multifunzionale biologica in un posto dove la natura fosse il più possibile intatta e la dimensione selvatica avesse grande spazio.

Nella nostra ricerca siamo capitati a visitare un bel casale sull’altopiano dell’Alfina, vicino al lago di Bolsena. Qui, un piccolo cane di nome Vespina che abitava nel podere è saltata in grembo ai nostri figli, che a quel punto ci hanno detto: “questo posto va bene”.
La storia di Casa Vespina è cominciata così. Il futuro è un campo aperto.